About Blank riempie i vuoti d’aria nei voli dell’animo di sensazioni indimenticabili.

RECENSIONE

Gabriele Dalena debutta con un album, il suo progetto si chiama About Blank e predilige le sonorità più intime, quelle che scendono in profondità senza fare troppo rumore.

C’è l’intensità e i chiaroscuri delle ballate di Elliot Smith, l’incedere sadcore dei Red House Painters e molti altri elementi del songwriting statunitense in questi brani che nascono come “auto-terapia”, come afferma lo stesso Gabriele : “per cercare di sciogliere nodi, esprimere emozioni, sensazioni che il corpo aveva bisogno di tirar fuori”.

Canzoni cantate e sussurrate, chitarre elettriche ed acustiche a disegnare paesaggi lontani eppure ben nitidi nella memoria, frammenti di film in cui la desolazione lascia spazio alla speranza più combattiva, una strenua resistenza del lato più vulnerabile e perciò prezioso di un’anima che mai si rassegna.

Ballate in cui gli spazi dilatati sfiorano i confini del sogno, come “In The Dirt”, atmosfere narcolettiche alla Wilco, come in “Chosen”, country-folk lirici che fanno breccia come “Ask The Flowers”.

About Blank con il suo album e il desiderio di promuoverlo con fiera naturalezza sembra volerci ricordare che una canzone può raggiungere vette altissime se rimane leggera, se resta sé stessa, senza compromessi di sorta. Repetita iuvant.

A.D.

LINKS

facebook-band
instagram-band
spotify-band
Stai leggendo:
About Blank riempie i vuoti d’aria nei voli dell’animo di sensazioni indimenticabili.
2min di lettura
Ricerca contenuto