Gabriele Dalena debutta con un album, il suo progetto si chiama About Blank e predilige le sonorità più intime, quelle che scendono in profondità senza fare troppo rumore.
C’è l’intensità e i chiaroscuri delle ballate di Elliot Smith, l’incedere sadcore dei Red House Painters e molti altri elementi del songwriting statunitense in questi brani che nascono come “auto-terapia”, come afferma lo stesso Gabriele : “per cercare di sciogliere nodi, esprimere emozioni, sensazioni che il corpo aveva bisogno di tirar fuori”.

Canzoni cantate e sussurrate, chitarre elettriche ed acustiche a disegnare paesaggi lontani eppure ben nitidi nella memoria, frammenti di film in cui la desolazione lascia spazio alla speranza più combattiva, una strenua resistenza del lato più vulnerabile e perciò prezioso di un’anima che mai si rassegna.
Ballate in cui gli spazi dilatati sfiorano i confini del sogno, come “In The Dirt”, atmosfere narcolettiche alla Wilco, come in “Chosen”, country-folk lirici che fanno breccia come “Ask The Flowers”.
About Blank con il suo album e il desiderio di promuoverlo con fiera naturalezza sembra volerci ricordare che una canzone può raggiungere vette altissime se rimane leggera, se resta sé stessa, senza compromessi di sorta. Repetita iuvant.
A.D.