Non è certo il senso di appartenenza ad un genere quello che caratterizza l’ascolto di Rivers and Beds dei Rooms by the Sea, bensì una profondità nei suoni, nei testi, nell’attitudine che però si concede un’apertura pop intelligente e perciò davvero apprezzabile.
L’album d’esordio è la forma perfetta per scoprire ed amare la band fiorentina, c’è tutto lo spazio per lo sviluppo di un suono compatto, arrangiamenti estremamente funzionali alla struttura della canzone, grinta e gusto in abbondanza.
“Great Void” è un brano in cui la voce di Teresa Rossi è sostenuta dagli strumenti con vigore e grazia, un esperimento riuscito che dimostra una sensibilità artistica decisamente rara e preziosa nel nostro panorama nazionale, un brano che non passerà certo inosservato.

Non è certo il senso di appartenenza ad un genere quello che caratterizza l’ascolto di Rivers and Beds dei Rooms by the Sea, bensì una profondità nei suoni, nei testi, nell’attitudine che però si concede un’apertura pop intelligente e perciò davvero apprezzabile.
L’album d’esordio è la forma perfetta per scoprire ed amare la band fiorentina, c’è tutto lo spazio per lo sviluppo di un suono compatto, arrangiamenti estremamente funzionali alla struttura della canzone, grinta e gusto in abbondanza.
“Great Void” è un brano in cui la voce di Teresa Rossi è sostenuta dagli strumenti con vigore e grazia, un esperimento riuscito che dimostra una sensibilità artistica decisamente rara e preziosa nel nostro panorama nazionale, un brano che non passerà certo inosservato.
“Lost Thought” prosegue sul percorso intrapreso dal brano precedente : chitarre che entrano in scena e lasciano il segno, un groove amabile si fa strada per una completa soddisfazione all’ascolto.
“Copenhagen” ha un cipiglio new wave, prima che un basso avvolgente e la voce ci riconducano nei meandri di un folk-rock luminoso e avvincente, che riesce ad essere intenso e gradevole al tempo stesso. Dopo i richiami ai Dead Can Dance della atmosferica Hollows (Seeking For) arriva una New Lights dove Florence and The Machine incontra i Fleetwood Mac.
“Tomorrow” è un brano che racchiude in sé tutte le caratteristiche della band fiorentina, la carica teatrale raggiunge l’apice e le sonorità riflettono quella precisione degli arrangiamenti che sembra nascere da un’idea ben precisa di come deve suonare un brano.
“Cerchiamo di focalizzare l’attenzione sul nucleo, sul cuore, di ogni canzone. Sulla carica istintiva ed emozionale che c’è dietro“, è scritto nel comunicato stampa dei Rooms by the Sea, sintetizzando una sensazione presente in tutto il disco, quell’essenzialità che lo rende un’opera coesa ed affascinante.
A.D.