Arctic Lake, puro pop e grazia. [Recensione Singolo]

RECENSIONE

Gli Arctic Lake incarnano un’estetica in cui gli elementi naturali hanno una straordinaria centralità, quando vidi la cover di “Limits” per la prima volta mi sembrò di intuire quale fosse l’implicito fine della musica del trio : coinvolgerci creando una rete di connessioni tra noi esseri umani più o meno smarriti e un incommensurabile spazio intorno a noi.

Per me la musica degli Arctic Lake rappresenta l’uscita dal nucleo originario, una apertura verso il mondo, con un innato istinto di auto-conservazione, un suono che ha talmente metabolizzato la tradizione e le radici da diventare aereo, universale.

“Holding On” è tutto questo, uno svolgersi istante dopo istante che unisce distanze siderali, un pop delle forme pure, una grazia negli arrangiamenti che sfugge alla forza di gravità, restando sospesa, tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere. Questo è un invito ad alzare il nostro sguardo, un ascolto che riduce la presenza degli elementi in gioco, mettendo in risalto ciò a cui, ora, non potremmo più rinunciare.

Nando Dorelassi
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Arctic Lake, puro pop e grazia. [Recensione Singolo]
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