RECENSIONI

Più li ascolto più mi convinco che gli Audiobooks abbiano più a che fare con la scrittura automatica che con un semplice motore di sintesi vocale che ci legge un libro ad alta voce. Prima di tutto c’è la sensazione di trovarci tra gli oscuri dedali del subconscio, in cui a parlare sono altre voci, spesso sconosciute.

I tragici suoni di synth di David e la voce in perenne subbuglio interiore di Evangeline escono però dall’inquietudine morbosa degli esordi, proiettandoci verso scenari più luminosi ma non meno perturbanti.

Le sonorità che prima erano caratterizzate dal post-industrial più sintetico e technoide oggi si dirigono verso un synth-pop più arty e dance, come quello dei primi Heaven 17, ma abilmente contestualizzato, tanto da togliersi di torno il rischio di sembrare troppo derivativo.

La priorità in “Now! (In a Minute)” è l’espressione del lato più lirico del duo londinese, che si dispiega in una più godibile ascoltabilità, laddove precedentemente era il ritmo, un reticolo di suoni percussivi a caricare il contesto di un’inquietudine elettrica.

Se “Gothenburg” ci lasciava la sensazione di una notte umida passata a nasconderci da qualcosa di ignoto, nel presentimento che la nostra individualità fosse irrimediabilmente perseguitata da un nulla insaziabile, l’ultimo album ci regala un’atmosfera più party e floreale ma non libero da oscuri presentimenti, come magnificamente espresso in “Hot Salt”, un’ultima disperata festa prima dell’oblio..

 

Nando Dorelassi

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Audiobooks – Now!
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