David Bowie e Mick Ronson | The Backyard – October

RECENSIONE

Le vacanze romane di David Bowie e Mick Ronson, passate ad ascoltare Lucio Battisti e Claudio Baglioni.

Io vorrei… non vorrei… io me ne andrei…

Due agosto 1973: alla periferia di Roma, sulla via per Bracciano, a Villa San Nicola, in località La Storta, a rate, chi in treno, chi in aereo, giunge la corte di David Bowie, che ha appena finito le registrazioni di Pin Ups, album di cover dei Sixties, allo Château d’Hérouville, 30 km. da Parigi. Tra i tanti, spiccano Mick Ronson, il chitarrista che ha fatto la fortuna di Bowie, e la sua fresca fidanzata Suzi Fussey, parrucchiera personale di Ziggy.

Bowie, sovrano rock, riceve a corte alcuni Vip della musica italiana, tra cui Patti Pravo, che ricorda un incontro “molto piacevole”, persone deliziose, “una bella casa, con una bella piscina”, ma rientra a Londra già il 7 agosto, per mixare Pin Ups: il resto della compagnia rimane in Italia. È il trionfo dell’amore appena sbocciato tra Suzi e Mick, che giocano a perdersi ner core de Roma, tra osterie e rovine del tempo che fu, affascinati e conquistati dalla Città Eterna e dalla musica che vi si ascolta. In particolare, due sono le canzoni che li stregano: Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi di Lucio Battisti, tratta da Il mio canto libero, l’album più venduto dell’anno, e Io me ne andrei di Claudio Baglioni, da Gira che ti rigira amore bello.

La terza settimana d’agosto le vacanze finiscono per tutti, ma quelle canzoni ronzano in testa a Mick e gli gonfiano il cuore d’amore per Suzy: quando il 4 settembre inizia a registrare il suo primo album solo Slaughter on 10th Avenue, ci ficca dentro la sua cover battistiana. Ma le parole di Mogol son difficili da rendere in inglese, perciò pensa di farne riscrivere il testo: e Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi diventa Music is Lethal.

Le parole sono attribuite a Bowie, ma nel 2008 Suzy se ne è attribuita la maternità e, in effetti, il testo sembra mischiare vacanze romane e allusioni al licenziamento di Ronson da parte di Bowie. Più tardi toccherà a Io me ne andrei: diventerà The Empty Bed, nell’album Play Don’t Worry (1975), con testo accreditato al solo Ronson, che mischia drammi d’amore e, ancora, allusioni a Bowie. Baglioni fu lusingato dalla versione di Ronson. Di Battisti non si sa. Ma, di certo, ah, che coss’è l’amor.

Renzo Stefanel

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