RECENSIONE

Un nome che evoca esotismo, un incrocio Polonia-Repubblica Ceca-Francia che li sposta sull’asse europeo, una foto in profilo con un viola-blu che sembra uscita da un film di Refn, e se ancora non vi basta un singolo “Wasting Time” che più balearico non si può.

La dance, il breakbeat, suggestioni Ibizenche che colorano un mondo che ha l’estate dentro e il ritmo nel sangue, un contemporary vibe che si fa seguire, un beat dopo l’altro.

La pop music che passa attraverso il filtro dell’euro-trance, o il contrario se preferite, sta di fatto che i Chilè avevano già precedentemente dato prova di avere il senso del groove e la passione per gli allestimenti elettro-trendy che ammiccano agli sfarzi dei ‘90, con una ottima “Rhythm of Joy” e con la urban-tribal “Wasting Time”.

Nando Dorelassi
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Chillin’ with Chilè [Recensione]
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