Nel cosmo alla ricerca di sé stessi, con i Kettle of Kites. [Recensione Album]

RECENSIONE

Arrows” è il loro secondo album, e di frecce nel proprio arco sembrano appunto averne in abbondanza i Kettle of Kites, in questa loro riflessione in musica sui futuri possibili, e per farlo si servono del passato più visionario e immaginativo che la fantascienza abbia avuto, ispirandosi allo scrittore di origini russe Isaac Asimov.

Tom Stearn è la voce del gruppo, di origini scozzesi vive oggi a Genova, a lui sono affidate liriche. Una poetica che sfiora polveri di stelle lontane rimanendo al tempo stesso ancorato ai nostri elementi naturali, cercando un punto dal quale osservare l’umanità sotto una nuova luce, un itinerario solo apparentemente intergalattico, sensibilmente attento alle emozioni.

L’Indie-rock di pregevole fattura si arricchisce, in questo loro secondo lavoro sulla lunga distanza, di nuances più folk, in cui agli strumenti acustici è affidata una tessitura paziente, e a quelli elettrici l’allestimento di una spazialità in cui tutto si svolga con coerenza. Materiale sonoro da scoprire ed ascoltare lontani dalla compulsività della rete, un’ottima occasione per riappropriarci del nostro tempo ed immaginarci altrove, in un viaggio interplanetario in cui non ci spostiamo di un millimetro.

Nando Dorelassi
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Nel cosmo alla ricerca di sé stessi, con i Kettle of Kites. [Recensione Album]
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