SEVEN STEPS TO BREXHIP

Ivory Wave – Weigh Me DownFacebook / Instagram

Birmingham sembra non dormire mai, da un pò di tempo a questa parte la scena è prolifica, brillante, e tra le varie esplosioni di indie-pop che rendono omaggio (mai con eccessiva riverenza) ad un passato leggendario rientrano a pieno titolo gli Ivory Wave. Band adrenalinica che mescola il clubbing al rock, l’house all’indie e ottenendo il risultato di incollarci all’ascolto in un attimo.

Dollie Demi – Unknown Facebook / Instagram

Quattro ragazze che hanno messo insieme varie influenze, tutta musica energica, punk che ammicca al pop, glam dal design attuale, post-punk che all’avanguardia preferisce le traiettorie interstellari. Il pezzo in questione ha un riff che si stampa in testa come un billboard posto nel punto giusto di una città immaginaria, senza regole e questioni di genere, dove tutti noi vorremmo vivere.

LAURAN HIBBERD – BANG BANG BANG – Facebook / Instagram

Prende il controllo dell’ascolto piano piano “Bang Bang Bang”, ritmo e delirio, indie fino al midollo ma perfettamente a suo agio nel presente. Lauran Hibberd ha l’autoironia di chi sembra conoscere perfettamente tutti i risvolti del fare musica nell’era digitale, ma ha l’astuzia di non prendere troppo sul serio il contesto in cui vive e, forse proprio per questo, ci convince.

Marie Byrd Land Band – Catatumbo Lightnings  – Facebook / Instagram

In questa surreale “Merry-Go-Round” psichedelica che ci proietta in un cosmo di cui conosciamo poco o niente, una band bresciana, dedita alle pratiche di espansione della coscienza con tutti i mezzi (ad essa) disponibili, inanella una serie di canzoni oblique, bislacche, visoinarie e febbricitanti. 

ARTIFICIAL PLEASURE – INTO THE UNKNOWN (Pt. 2) – Facebook/ Instagram

Gli Artificial Pleasure hanno perseguito una formula che li rende ben identificabili, in ogni pezzo sfornato da due anni a questa parte. Un Synth-Pop abrasivo, coriaceo e inquieto, New Wave dell’era digitale con un groove pronto a travolgerci.

Ali Horn – Crooked Mind – Facebook/ Instagram

Lì dove il rock d’autore incontra il brit-pop, in un orizzonte che si allarga donandoci uno scorcio di paesaggio del nord ricco di suggestioni, Ali Horn è nel suo contesto d’origine, pronto a farci sognare con un rock elettrico ed acustico, e un’innata capacità di tenere alta l’attenzione che proviene da una lunga esperienza di busker a Manchester. Un romanticismo senza tempo, per celebrare un pezzo che non deve sfuggirvi.

BDRMM – Shame – Facebook

Un incipit in stile Siouxsie & The Banshees, ma l’anima che pian piano emerge da questo brillante quartetto di Hull non è poi così riconducibile ad una precisa era del pop britannico. Uno spoken words caustico, una pioggia torrenziale di chitarre liriche, il giusto bilanciamento dei chiaroscuri, la proporzione degli spazi. Stupendo.

Nando Dorelassi

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Seven Steps To Brexhip [Gennaio 2020]
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