Shad Shadows “Toxic Behaviours”, tempra crepuscolare e uno sguardo lucido sul presente.

RECENSIONE

Gli Shad Shadows tornano con un nuovo album, uscito in digitale il 4 settembre e dal 10 novembre disponibile in cassetta e vinile.

“Daydream Monster” è synth à la Carpenter, “Sad Bodies” è un gioiellino retrò di cold wave decadente, si susseguono nel disco brani perfettamente in linea con la proposta musicale ben identificativa del duo ravennate, beat freddi come il ghiaccio e horror soundtracks (“Complication”, “Bound”).

A due anni dal concept “Nocturnal” il suono non è cambiato e rimane quella scura coltre di synth, marzialità ritmica e voci sussurrate dagli anfratti più bui della mente umana. L’indagine sulle distopie urbane del precedente lavoro passa ad un’osservazione più generale delle aberrazioni che si nascondono dietro alle apparenze della vita moderna.

N.D.

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