RECENSIONE
Tra le varie abilità dei Trusted c’è sicuramente quella di azzeccare il riff giusto, una ricorrente peculiarità che non poteva mancare anche nell’ultimo singolo “Cigarettes and Chandeliers” : un ritmo tra il garage e lo swing di batteria, e poi quelle note bluesy di chitarra sparate in faccia senza preavviso, con la consueta verve che caratterizza il quartetto.
Questo è un pezzo che quasi evoca la potenza delle jazz big bands americane degli anni 40, basta solo immaginarcelo sostenuto dai possenti ottoni di un’orchestra in stile Count Basie. Entriamo senza troppe precauzioni nel vortice di suono che ci trascina all’interno di una relazione fotografata come nella scena di un film noir, è il titolo stesso ad ispirarci – simbolico ed iconico, dal profondo delle nostre memorie cinefile – l’ambientazione del pezzo che procede un fotogramma dietro l’altro, con uno stile retrò che richiama l’Elvis Costello del periodo “Watching the Detectives”.
Il singolo è stato prodotto presso gli SS2 Studios da Rees Broomfield e mixato e masterizzato dal fedelissimo programmer e DJ Pete Gleadall (direttore artistico di David Bowie, U2, Robbie Williams e Pet Shop Boys).
Un’altra notevole prova di talento per questi quattro musicisti che hanno parecchie storie da raccontare e che sembrano aver trovato il modo più efficace per farlo : sfornando un singolo dietro l’altro che ripercorre il meglio della musica britannica (e non solo) degli ultimi trent’anni, ma facendola propria, grazie ad un sentire acuto e ad una forte personalità.
Nando Dorelassi
