INTERVISTA

Il suo EP “gradients” è uscito qualche mese fa ed entra a pieno titolo tra le pubblicazioni più interessanti provenienti dal nostro paese. I suoni sono morbidi e curati, la voce è carezzevole, con una punta di leggera malinconia. Giulia, in arte HAN, è alla vigilia di importanti cambiamenti. Le abbiamo fatto tre domande e lei ha ricambiato con tre risposte e una playlist, non chiedevamo di meglio.

In che fase della tua vita artistica sei in questo momento?

Sto terminando il mio primo album e in contemporanea sto per trasferirmi in un altro stato, due cose che aspettavo di fare da tempo. Se fossi un Pokemon questa sarebbe la mia prima evoluzione. Sono diversa da quando ho cominciato, ma non sono ancora al mio massimo raggiungibile sicuramente. Ho ancora tanto da capire e cambiare aria mi aiuterà sicuramente.

Quali ascolti stanno influenzando il tuo songwriting nel periodo attuale ?

Ho iniziato ad ascoltare tante cose in italiano, tipo Venerus, Tatum Rush, Marco Giudici, Andrea Laszlo De Simone. Restando sull’inglese ho scoperto Becky and the Birds uscita con 4AD con un disco davvero bello, Arlo Parks, e l’ultimo di Birthh “WHOA”, me lo sto sparando tipo tutti i giorni..

Che cosa dobbiamo aspettarci da HAN nell’immediato futuro ?

Musica che rimane in testa, possibilmente un po’ di follia.

HAN 1

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Tre domande ad HAN.
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