Inizia nel 2014 il percorso artistico di Oliver Taylor, che assieme ai fedeli rispettivamente bassista e batterista Lewis Rollinson e Brad Mullins sigla il singolo di debutto “All My Love”, un salto nel passato dove una voce a tratti ultraterrena e una brillante chitarra vintage ci cullano in un idillio senza fine.
“He Sings” prosegue sulla stessa strada, con una voce inquieta e pronta a sperimentare e sondare nuovi luoghi dell’anima esprimendoli con i colori del migliore songwriting della tradizione e un pizzico di attitudine punk. “Wild” accarezza il soul, e nell’energica ruvidezza di un sound grezzo e diretto si profila sempre più chiaramente il carattere di un’artista con un prezioso bagaglio di storie da raccontare.
L’EP “Junkyard Jazz” contiene quattro chicche che oltre ad arricchire la proposta musicale del progetto in questione elevano anche il songwriting su frequenze in cui gusto e creatività sono in un perfetto connubio, e qui la memoria potrebbe confondersi tra i fiumi inesauribili nella discografia di Elvis Costello e le ben più recenti introversioni rnb di King Krule, con il Doo Wop e il repertorio del quartetto di concittadini più importante di tutte le epoche musicali a corroborare la miscela.
E’ quindi tempo di un album, “Sandman” esce come Deluxe Edition nel 2021, all’interno dell’opera c’è spazio per le visioni che abbiamo conosciute fin qui, a briglia sciolta i brani scorrono uno dopo l’altro lasciando l’immaginazione vagare tra deserti bruciati da un sole abbacinante, canyon colorati da deliri psichedelici, cocktail parties inebrianti, tra i ginepri e i caprifogli di giardini infiniti.
Ma ora veniamo ai nostri giorni, è “Angel” la nuova prova di Oliver e dei suoi sodali compagni d’avventura, e qui si sfiora la perfezione, un brano che si rivela essere la punta di diamante del suo repertorio : chitarre scintillanti, slide in stile Americana, uno stile Springsteeniano e un’armonia che migliora sé stessa attimo dopo attimo, come nei migliori brani ispirati di Sondre Lerche. Le cose sembrano andare per il verso giusto per Trudy and the Romance, e noi restiamo in prima fila ad attendere le prossime primizie, magari dal vivo. Tenetelo d’occhio che merita.
A.D.
