“Hurrygirl” è un singolo che con la sua fantasiosa struttura riesce a risvegliarci le sensazioni più disparate, c’è una fragranza personalissima e ispirata in Mei, da cui deriva un ascolto davvero stimolante.
Quando la black music riesce a trascendere sé stessa, diventando lirica, gli stilemi si fanno da parte lasciando emergere l’individualità di un’artista che, nonostante sia al suo debutto, sembra muoversi con coraggio verso un territorio di contaminazione e sperimentazione in cui nulla è prevedibile.
Dai caldi accordi avvolgenti di “Lately” si può già assaporare la raffinatezza che ci accompagnerà in questo EP; “Warning” è groovy e flirta con atmosfere pop più ammiccanti. Sheila Maurice-Grey si affianca a Mei in “Afrowalk”, in una più tradizionale riflessione sulla musica delle radici, del resto gli inizi di Mei sono stati proprio all’interno di un coro gospel all’età di 11 anni.
Il singolo “Hurrygirl” è accompagnato da un video girato da Tom Ringsby, che sembra esprimere in pieno l’estetica di questa artista, la corporeità del suo messaggio, il contatto con l’altro e il desiderio di comunione che la sua musica ispira, in ogni nota.
Se cercate un album con sonorità calde, una voce sinuosa che ha voglia di raccontarsi, questo è l’EP per voi.
Nando Dorelassi